L’incontinenza urinaria, quella fastidiosa perdita.

L’incontinenza urinaria è una involontaria perdita delle urine, che determina una compromissione della qualità della vita. Si tratta di una disturbo frequente, con una prevalenza tra il 20% e il 40% delle donne.
E’ importante distinguere diverse forme di incontinenza.

Incontinenza da sforzo. E’ la perdita di urina sotto colpi di tosse, starnuti, deambulazione, sollevamento di pesi o comunque correlata ad improvviso aumento della pressione intra-addominale; rappresenta la forma più comune di incontinenza urinaria, costituendo circa il 50-60% dei casi.

Tra i fattori di rischio alcuni sono correlati a situazioni fisiologiche (gravidanza, parto, puerperio, menopausa, senescenza) altri ad eventi patologici (esiti di chirurgia pelvica, carenze ormonali e farmaci, neuropatie e connettivopatie, patologie infiammatorie dell’uretra, vizi di postura del rachide e del piccolo bacino, obesità, ascite, bronchite cronica).
Incontinenza da urgenza. E’ la perdita di urina associata a intenso stimolo minzionale che la paziente non riesce a rinviare; rappresenta il 30% dei casi di incontinenza urinaria. Nella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo idiopatico, cioè che non trova una spiegazione (iperattività detrusoriale) mentre in una minor parte è correlata a patologie neurologiche (sclerosi multipla, morbo di Parkinson, demenza senile), flogosi, ostruzioni cervico-uretrali da prolasso uro-genitale o post-intervento chirurgico, calcolosi o neoplasie vescicali.
Incontinenza mista. E’ la coesistenza dei due tipi. Si verifica nel 10%-20% dei casi.

Come si fa diagnosi di incontinenza urinaria? Il colloquio e la visita sono fondamentali per capire che tipo di incontinenza dobbiamo trattare. Tipicamente la paziente con incontinenza da sforzo riferisce perdite di urina durante i colpi di tosse o gli starnuti mentre la paziente affetta da urgenza riferisce di avvertire lo stimolo minzionale e di dover correre a urinare senza perdere nemmeno una goccia durante gli sforzi fisici. Molto spesso la sintomatologia è sfumata o mista e può essere più difficile capire il tipo di incontinenza prevalente. L’esame obiettivo generale e l’esplorazione vaginale sono fondamentali per escludere patologie di carattere generali o per individuare problematiche genitourinarie (ad esempio ipermobilità uretrale, prolassi, forme infiammatorie).

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