La vasectomia a scopo antifecondativo

La vasectomia è un intervento di legatura e sezione dei vasi deferenti maschili.
I vasi deferenti sono dei tubicini dove si accumula lo sperma prodotto dai testicoli che,  al momento dell’eiaculazione, viene espulso insieme alla secrezioni provenienti dalla prostata e dalle ghiandole accessorie.
Dal  punto di vista strettamente chirurgico la vasectomia è una procedura di minima invasività, di semplice esecuzione, con una ridottissima incidenza di complicanze post-operatorie e che non presenta particolari rischi per la salute del paziente. Nell’ottica di una scelta anticoncezionale di coppia, la vasectomia offre risultati contraccettivi molto più sicuri rispetto ad altri metodi antifecondativi, e sicuramente la chirurgia dei deferenti è da considerarsi meno invasiva rispetto alla chirurgia tubarica della donna.
Sebbene vi siano pareri discordanti sulla liceità della procedura di sterilizzazione volontaria del maschio, in Italia l’orientamento giurisprudenziale appare volto a ritenere pienamente lecita la sterilizzazione consensuale ai fini contraccettivi e a non sanzionare il sanitario che la pratica. Ovviamente, il medico è investito della responsabilità morale e legale di assicurarsi che il paziente che chiede di ricorrere ad un intervento di vasectomia sia pienamente consapevole delle reali motivazioni alla base della richiesta, e comprenda ogni aspetto medico-legale della procedura che verrà effettuata e delle sue conseguenze. Tra queste, deve essere chiaro come, in caso di ripensamento, tale procedura sia reversibile attraverso un nuovo intervento chirurgico ma come la percentuale di successo dopo “rianastomosi dei vasi deferenti” non sia cosi alta.
Per tale motivo è opportuno illustrare al paziente la possibilità di un predeposito di sperma presso le banche del seme. Tuttavia, anche in caso gli spermatozoi non siano stati depositati prima della vasectomia, esiste ancora la possibilità di un prelievo degli spermatozoi dai testicoli le cui percentuali di successo sono tanto più alte quanto minore è il tempo che intercorre dalla vasectomia.

Inoltre, va ricordato come l’intervento di vasectomia non inibisca o modifichi in nessun modo il desiderio sessuale, l’erezione e l’eiaculazione del paziente.