Quali sono le cause dell’infertiltà maschile?

  • Cause genetiche:  alcune malattie genetiche possono associarsi ad anomalie nella  produzione degli spermatozoi.
  • Criptorchidismo: il  criptorchidismo è la mancata discesa dei testicoli nella loro sede entro il primo anno di vita. La condizione viene corretta chirurgicamente nei primi anni di vita, ma i testicoli possono conservare una funzionalità alterata.
  • Infezioni uro-genitali: gli stati infiammatori e infettivi delle vie seminali possono danneggiare gli spermatozoi, i canali seminali, la prostata e le vescicole seminali per la presenza di germi e di globuli bianchi.
  • Varicocele: è una dilatazione delle vene testicolari. Nella maggior parte dei casi coinvolge il testicolo sinistro. Può danneggiare il DNA degli spermatozoi riducendo la fertilità maschile.
  • Malattie sessualmente trasmesse: le infezioni da Papillomavirus, Sifilide, Gonorrea, Clamidia possono provocare infertilità.
  • Farmaci: i farmaci antitumorali, quelli per la cura dell’ipertensione o del colesterolo alto (dislipidemie) sono un fattore di rischio.
  • Chirurgia: i trattamenti chirurgici dell’apparato genito-urinario, oppure quelli demolitivi in seguito a neoplasie possono modificare, anche in maniera irreversibile, la capacità riproduttiva maschile.
  • Traumi: traumi e torsioni testicolari possono incidere sulla loro funzionalità.
  • Stili di vita: il fumo di tabacco o cannabis danneggia l’integrità del Dna degli spermatozoi e ne riduce numero e motilità. Altri fattori di rischio sono sedentarietà, sovrappeso, obesità, cattiva alimentazione, assunzione di alcolici e droghe.
  • Rischi ambientali: pesticidi, solventi, materie plastiche, vernici, possono ridurre la fertilità.

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